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"Lo studio dei taccuini di un pittore, quando esistono, è fondamentale per la comprensione della sua opera: partendo da questa convinzione, la Fondazione Filippo Franzoni ha ritenuto opportuno procedere allo studio sistematico, per la prima volta, dei taccuini di Filippo Franzoni. L'occasione è data dalla volontà di celebrare il centenario della scomparsa dell'artista. Dall'analisi condotta risulta che purtroppo i taccuini sono stati in passato manomessi, forse già per mano del pittore stesso, e successivamente dal fratello di Franzoni, e da chi dopo di lui ha avuto in mano questi preziosi materiali. Scopo del lavoro è stato di restituirli all'attenzione del pubblico e degli studiosi, affinché i taccuini possano rientrare a pieno titolo nel corpus delle opere dell'artista, e siano di base per gli studi futuri sul suo modus operandi. Ci si augura che i possessori di eventuali schizzi e fogli sciolti li segnalino all'attenzione della Fondazione Filippo Franzoni, al fine di poter integrare il presente catalogo; non è infatti escluso che alcuni fogli siano finiti sul mercato antiquario e siano quindi ancora da catalogare. La presente pubblicazione è stata resa possibile dalla collaborazione di diverse persone che qui si vogliono ringraziare: Micaela Mander ed Elfi Rüsch per lo studio e i testi, Marilisa Morandi per il «corpus» delle fotografie documentarie dei taccuini, il fotografo Michele Lamassa, Rodolfo Huber dell'Archivio Storico della Città di Locarno, Riccardo Carazzetti per il contributo alla realizzazione della mostra; il comitato direttivo della Fondazione Historia Cisalpina, il personale dell'Archivio di Stato del Cantone Ticino per la disponibilità, la Città di Locarno per i contributi finanziari e l'editore Casagrande di Bellinzona." (Dalla Prefazione)